I versi partono da una testa e arrivano ad un’altra su una traiettoria invisibile e producono la vita impalpabile delle emozioni: graffi sull’anima prodotti da sogni lucidi che lanciano una solida gomena fra quello che siamo e quello che siamo stati, fra noi e noi a ricordarci che la via più breve, dalla testa al cuore, è sempre un’arabesco.