«Guardami!» gli ordinò «Io sono Isabelle Morens. Il mio cognome è sinonimo di traditore, la mia famiglia è stata uccisa e i nostri beni confiscati, cosa pensi che direbbero a Corte se annunciassi che hai intenzione di sposare la figlia dei traditori? In questi mesi ho sempre avuto la speranza di ritrovarti e ricominciare da dove ci eravamo lasciati, ma pensavo di avere a che fare con un uomo normale, un borghese come me». «Isabelle, non mi importa chi sono, non mi importa chi la gente creda che tu sia…» disse lui avvicinandosi. Isabelle non si oppose. «Un modo l’avremmo trovato… Lo possiamo an-cora trovare!». La ragazza scosse la testa e abbassò lo sguardo.