Tina sognava acque placide e un sole nascosto da fronde e nuvole che non esistevano. Il sole d’improvviso si è fatto notte, una notte guasta e pesante. L’acqua si è infettata, agitandosi torbida intorno a lei, trasformando un lieve nuotare in un isterico annaspare in cerca d’aria. I riflessi sono diventati tenebre e la solitudine minaccia. Presenze ovunque intorno a lei, dietro ombre che prima nemmeno esistevano. Centinaia di occhi la scrutano malevoli, centinaia di ansiti, tutti appartenenti ad un unico padrone. Lei l’unico oggetto della sua attenzione.