Di gran furore si pregna il suo scheletro, bagliori saettano, uscendo e rientrando da essa come rincorsi durante una fuga. Sembra un dio del cielo, pieno di boria, quando ai mortali si appresta a elargire doni che celano invero soltanto inganni. Alza...
Assottiglia Gundjr la moltitudine di nodi che veste la propria barba bruna, incolta, mentre Tarek avido ne sorseggia un altro dopo aver terso con la lingua quelle serpi bionde, che infuriano sopra la sua bocca; irrora ancora più ebbro il proprio cor...
Ma un rivolo, di Sogurdr discende le gote cupo come sangue rappreso, nel ricordo di chi un tempo con lui condivise il fato, di chi, una notte, spartì con lui l’amore, in un letto di scudi, spade e altresì lance.